mercoledì 26 ottobre 2011

Un'Angela alla mia tavola

E' capitato che grandi campioni di calcio abbiano deciso di finire la loro carriera militando in squadre minori e, a volte, anche in serie minori con soddisfazione di tutti: la società esibisce un nome ancora famoso, il giocatore mette in campo esperienza e tecnica senza il patema di dover dimostrare qualche cosa, i giovani possono imparare dall'insegnamento diretto di un grande campione.
Perché ora che l'Italia è retrocessa dalla serie AAA non facciamo lo stesso? Perché invece di un governo tecnico che sarebbe solo una inutile accozzaglia fra moderati di governo e opposizione non chiamiamo un grande campione del passato, magari straniero, e gli affidiamo il paese? Potremmo chiamare Schroeder che è uno serio oppure, facendo un piccolo sacrificio tutti insieme, potremmo far venire Clinton. Tanto cosa avrà di importante da fare? Le figlie sono grandi, la moglie è sempre via, una volta che ha rifatto i letti e scongelato gli hamburger gli avanza un sacco di tempo. Devo dire, però, che la mia scelta è Angela Merkel:
- ha voglia di rivincita dopo le batoste elettorali nel suo paese.
- Rassicura l'elettorato cattolico
- Sarebbe bello stare a vedere come la "culona inchiavabile" affronterebbe il tema del conflitto di interessi.

giovedì 13 ottobre 2011

Doppia identità

Quest'anno insegno alle medie e per di più in una buona scuola media. Inoltre, perché non si sa mai cosa può uscire dal cilindro della Gelmini, continuo a insegnare nell'arena dei corsi professionali regionali dove, per chi non lo sapesse, si concentra il peggio del peggio, una specie di residuo insolubile nel grande distillato dell'istruzione italiana. Capita, quindi, che in una stessa mattina, nel giro di mezz'ora, passi dal venire ripreso da un dodicenne per aver detto "non dir monàde" all'avere un dialogo di questo tipo con una quindicenne con gli occhi cerulei e l'aria innocente:
Io: " ...il silicio è un semi-metallo...."
Lei: "Prof. a cosa serve il silicio?"
Io: "Serve a fare i circuiti dei computer e anche dei cellulari. Senza il silicio non avresti cellulare e non potresti stare a smanettare tutto il pomeriggio"
[qui, il mio sesto senso di prof ha suonato l'allarme]
Lei: " e chi le dice che non possa smanettare lo stesso?!"

Ho incassato palesemente simulando disappunto fra le risate generali.

sabato 8 ottobre 2011

Traduzione simultanea

Oggi leggevo l'imperdibile "Le parole sono importanti", rassegna settimanale delle esternazioni dei VIP di "D" di Repubblica (per chi volesse appassionarsi lo trova qui). Ecco quello che ho capito io.

1. "Sono un bravo ragazzo ma non troppo. Ai miei tempi ci si faceva le ossa sui giornaletti appicicosi, oggi c'è youporn... Ci vado anche io" Luca Argentero, attore
traduzione: "sono ancora un ragazzo: mi disfo di seghe esattamente come a 14 anni".

2. "Le italiane sono mammone. Sono vittime della grande bugia che è l'amore" Fabri Fibra, rapper
traduzione: "Le italiane sono stronze perché continuano a non darmela anche adesso che sono famoso".

3. "A volte la sera, in una stanza d'albergo, fisso il soffitto e penso che essere in giro da tanto mi fa paura: quanto dureremo ancora?" Chris Martin, leader dei Coldplay
traduzione: "riuscirò a infinocchiare la gente almeno fino alla fine del mutuo?"

4. "Il mio è un disco di musica lenta, in un mondo che va veloce" Peter Gabriel, musicista
traduzione: "Il mio nuovo disco fa cagare"

5. "Vorrei vincere altri 3 oscar per regalare una statuetta a ciascuno dei mie 5 figli" Robert De Niro, attore
traduzione: "Quei bastardi dei miei 5 figli stanno litigando per l'eredità ancora prima di avermi sotterrato"

6."Forse sono fatto di un materiale più duro degli altri: con me si potrebbero fabbricare chiodi" Roman Polanski, regista
traduzione: "Non sono uno stupratore, è che mi disegnano così"

7."In america ho sempre detto: guardate che in Italia sono famosa per non saper ballare" Elisabetta Canalis, showgirl
traduzione: "Sono stata chiara da subito: il fatto di saper prendere un aereo non fa di me una capace di fare qualche cosa"


Infine, una notazione dall'unità: "Funerali a sorpresa per Steve Jobs". Effettivamente è davvero sorprendente che quando uno muore poi gli facciano il funerale...

mercoledì 5 ottobre 2011

Ostentando sicumera

La cosa che non sopporto di quelli di (centro)destra è che hanno sempre ragione loro. Quando si è cominciato a parlare di globalizzazione, loro ti spiegavano che non potevi evitarlo, che il mondo va tutto da quella parte e chi si ferma è perduto. Oggi, che la crisi è globale e strozza un po' tutti, vengono a dire che bisogna uscire dall'euro, fare la secessione e già che ci siamo fortificare la palizzata del giardinetto.

Non paghi di aver pensato due cazzate in un colpo solo, continuano a pontificare anche su altri argomenti. Prima fanno i duri con i clandestini e poi si accorgono che, a fare come dicono, il nonno resterebbe senza badante.

Infine, hanno votato tutti allegri per Berlusconi perché lui sa come si governa e il Mortadella ha la faccia triste e parla di rigore. E ora, che stanno venendo a galla oltre ai reati e allo squallore umano senza limiti, anche la manifesta incapacità a governare, non c'è ne uno che ammetta onestamente di avere fatto una cagata.

Lo so che voi siete gente abituata a lavorare, a produrre, e pensate che il vicino sia sempre lì a invidiarvi e a cercare di fregarvi, ma non è sempre così. C'è anche gente che non pensa sempre e solo al suo interesse. Magari ha solo speso un po' di tempo in più a riflettere (cosa che voi disprezzate perché non porta soldi), o ha letto un libro in più mentre voi eravate a spalare carbone nella locomotiva Italia. Certo, non sempre è facile fare previsioni, e nessuno è infallibile, questo è ovvio. Ma una volta, una sola, provate a fidarvi di chi vi dice che sbagliate. Provate a dubitare di voi stessi e delle vostre convinzioni anziché scrollare le spalle e pensare “Me ne frego! Tiro dritto!”. Magari, se provate a curvare un pochino, impercettibilmente nella direzione del dubbio, senza che la vecchia zia democrista che vi sta a fianco se ne accorga, eviterete di farci sbattere tutti contro il muro del ridicolo.

Provate a spingervi oltre la prospettiva del vostro cortiletto. Avrete tutto da guadagnare anche se non si tratta di denaro sonante.