mercoledì 26 ottobre 2011

Un'Angela alla mia tavola

E' capitato che grandi campioni di calcio abbiano deciso di finire la loro carriera militando in squadre minori e, a volte, anche in serie minori con soddisfazione di tutti: la società esibisce un nome ancora famoso, il giocatore mette in campo esperienza e tecnica senza il patema di dover dimostrare qualche cosa, i giovani possono imparare dall'insegnamento diretto di un grande campione.
Perché ora che l'Italia è retrocessa dalla serie AAA non facciamo lo stesso? Perché invece di un governo tecnico che sarebbe solo una inutile accozzaglia fra moderati di governo e opposizione non chiamiamo un grande campione del passato, magari straniero, e gli affidiamo il paese? Potremmo chiamare Schroeder che è uno serio oppure, facendo un piccolo sacrificio tutti insieme, potremmo far venire Clinton. Tanto cosa avrà di importante da fare? Le figlie sono grandi, la moglie è sempre via, una volta che ha rifatto i letti e scongelato gli hamburger gli avanza un sacco di tempo. Devo dire, però, che la mia scelta è Angela Merkel:
- ha voglia di rivincita dopo le batoste elettorali nel suo paese.
- Rassicura l'elettorato cattolico
- Sarebbe bello stare a vedere come la "culona inchiavabile" affronterebbe il tema del conflitto di interessi.

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