lunedì 26 dicembre 2011

Un film

Ieri sono andato a vedere Sherlock Holmes 2 al cinema. Devo dire che il primo non era un granché ma questo è infinitamente peggio. Vediamo prima i pochi pregi.
C'è il tentativo di rendere il personaggio più attuale (anche se si continua a confondere attualità con cazzoneria ma questo è un male della nostra epoca che confonde Corona con una star)e soprattutto più aderente ai racconti di Conan Doyle: Sherlock Holmes non è un dandy mollaccione, o meglio non solo questo: è anche un morfinomane depressoide capace di sparire per giorni e di ritornare malconcio dalle sue avventure nei bassi fondi. Il film cerca di rendere questi aspetti, anche se spinge troppo su quelle che sarebbero caratteristiche secondarie del personaggio. Infine, c'è una certa simpatia per gli attori che interpretano i personaggi con autoironia.
Sull'altro piatto della bilancia, invece, vanno messi:
- dialoghi fra Holmes e Watson che vorrebbero essere brillanti e spiritosi ma che sembrano piuttosto i battibecchi fra due vecchie zie zitelle inacidite.
- Decine di scazzottate, al rallenti, esplosioni, al rallenti, flashback, indovina un po'? Al rallenti. Alla fine il film dura 2 ore e 10' di cui metà al rallenti che viene spacciato per azione. Qualcuno dovrebbe spiegare a Guy Ritchie che "azione" non è ripetere ogni scena due volte e che il rallenti effetto matrix alla terza volta stufa come la panna sulla torta.
- Ancora, non è che io sia fissato con la verosimiglianza di un film e sono disposto a sospendere la credulità e finanche accettare errori e svarioni (anzi, spesso neanche me ne accorgo) ma c'è un limite a tutto. Solo un paio di esempi: nella fabbrica di armi dei cattivi si costruiscono armi che sembrano venute fuori dalla II guerra mondiale. Sempre nella stessa fabbrica, si apre una porta e si trovano i piani di guerra e un bel plastico per invadere la Francia. Dico, non nel quartier generale dell'esercito tedesco ma in una fabbrica di armi. Come se all'eni tenessero i piani per bombardare la Libia. Insomma, nel film serpeggia costantemente un senso di modernità travestita di antico che fa risultare il film falso. Se ad un certo punto Watson tirasse fuori un ipad di legno non ci si stupirebbe più che tanto. Velo pietoso (1) sulla caratterizzazione degli zingari (che almeno non vengono chiamati rom) così pittoreschi, anarchici (non come voi inglesi sempre attaccati alle gonne della regina) e liberi. Velo pietoso (2) sulle circostanze che dovrebbero convincere lo spettatore della morte di Holmes.

Complessivamente un film in cui tutto è stra-risaputo, stra-visto in mille altri film da 007 alla "Strana Coppia" e in cui chi abbia visto un minimo di film decenti non trova nulla di interessante se non uno specchio della superficialità imperante.
Se proprio volete trovate qualche scena qui

Meno male che il prossimo anno esce "Lo Hobbit"

lunedì 19 dicembre 2011

Un antipasto

Da oggi inauguro una rubrica di cucina nella migliore tradizione blogeristica. Infatti, non c'è blogger che non abbia scambiato ricette.

ARINGA A MODO MIO

Ingredienti:

+ 4 Filetti di aringa affumicati
+ 200 mL di latte
+ Porro (o cipolla)
+ Pepe in grani
+ Ginepro in bacche
+ Olio

Tagliare i filetti di aringa a pezzi di circa 1 cm di lato. Metterli in ammollo nel latte per 12-24 ore (ma anche meno se avete fretta) insieme a parte del pepe e del ginepro pestati in parti uguali. Scolare le aringhe e sciacquarle velocemente sotto l'acqua corrente. Fare sgocciolare bene e intanto preparare un pestato con il pepe e il ginepro (come sopra) e affettare finemente il porro. In un vaso ben lavato e asciutto mettere un po' di porro e un pizzico del pestato. Sistemare i pezzi di aringa nel vasetto e procedere a strati. Ogni tanto aggiungere olio per coprire. Completare l'ultimo strato con il porro e coprire con olio. Chiudere bene e lasciare qualche giorno a riposare in frigo. Da accompagnare con crostini imburrati (meglio se con burro salato) e qualche goccia di limone o lime (se volete fare i fighetti).




P.S.
Se cominciate domani fate ancora in tempo ad averla pronta per la vigilia

venerdì 16 dicembre 2011

Frasi fatte

Se avete dei dubbi sul significato delle frasi:

- "rifarsi una verginità"
- "faccia come il culo"

potete andare a vedere questo.

venerdì 9 dicembre 2011

Un (accorato) appello

Mi capita (ogni tanto), di avere fra le mani dei giornali femminili. Intendiamoci non roba (brutta) come Eva 3000 ma cose raffinate tipo Elle (o Vogue). Quello che mi chiedo (quasi) ogni volta è come nelle redazioni di questi giornali non si siano ancora stufati di (ri)mettere continuamente fra parentesi delle parole prese a caso. E' una cosa che (mi) fa andare via di testa. Ogni volta mi chiedo perché lo fanno: (forse) pensano che così l(')articolo è più divertente. Oppure che le donne siano come i bambini: basta poco (?) per farle divertire. La cosa peggiore, poi, è che le possibilità di (fare) questo giochetto (non) sono (in)finite e quindi alla lunga si ripetono sempre le stesse (ri)combinazioni di parole. Una cosa agghiacciante. Chiedo ufficialmente alle donne di ribellarsi a questa forma di oppressione culturale.
Mi viene il dubbio, però, che se siete riusciti a leggere fino a qui vuol dire che (forse) il problema è solo mio. Oppure che siete donne.

giovedì 8 dicembre 2011

domenica 4 dicembre 2011

Una Storia

C'era una volta una bambina chiamata Cappuccetto Matematico. Questo non era il suo nome ma tutti la chiamavano così perché era molto brava a fare i calcoli e le piaceva molto la matematica. Un giorno la mamma la chiamò e le disse di andare dalla nonna perché non stava molto bene. Cappuccetto prese il suo cestino e andò in un prato dove crescevano dei fiori speciali: appena raccolti duravano pochissimo solo un secondo. Ma Cappuccetto era molto svelta e riusciva a fare dei mazzetti con 60 fiori che poi riponeva in dei sacchetti molto piccoli. Erano dei sacchetti... minuti! Quando aveva riempito 60 sacchetti li metteva tutti nel suo cestino e li portava alla nonna che così aveva un'ora in più da vivere.



PS: che ci crediate o no con questa storia sono riuscito a far capire la numerazione sessagesimale anche agli allievi "meno dotati"

lunedì 28 novembre 2011

Un video

Questa settimana è all'insegna della creatività. Inizio con questo.

In quest'epoca per certi versi oscura, la storia di un amore che va oltre i pregiudizi.



PS: potete avere informazioni sulla sposa guardando qui


mercoledì 16 novembre 2011

Dialogo socratico

Lezione di chimica. Si parla di sostanze acide e di sostanze basiche.
Allievo:"prooof! Non ho capito niente delle basi!"
Io (indicando la lavagna): "Queste sono le basi e questi gli acidi!"
A:"Ma non capisco, mi mancano le basi!"
Io."Queste SONO le basi"
A: "No, ma io intendevo le basi..."
Io (leggermene spazientito): "Lo so, ma queste sono le BASI DELLE BASI ! !"
A: "Però prof., se a noi mancano le basi, lei non diventi acido!"
Io: "Vedo che cominci a capire..."

lunedì 14 novembre 2011

Un'illogica allegria


E' come un'illogica allegria
di cui non so il motivo, non so che cosa sia...
E' come se improvvisamente
mi fossi preso il diritto
di vivere il presente...

(G. Gaber)

giovedì 10 novembre 2011

Un imprenditore di successo

Il governo Berlusconi è finito e virtualmente caduto. Al di là delle mille cose che si dicono e che verranno dette la mia osservazione è la seguente:
Berlusconi non è caduto per i suoi infiniti processi, non per le sue amicizie in odore di mafia, non per i suoi scandali sessuali né per aver usato la cosa pubblica a scopo privato. Sicuramente queste cose hanno logorato il suo consenso ma fino a qualche settimana fa aveva ancora una maggioranza nonostante tutto ciò. Cade, invece, per la sua incapacità a governare la crisi, cioè perché non ha saputo gestire l'emergenza economico-finanziaria del Paese. Quindi cade per l'unico motivo per il quale i suoi elettori gli avevano dato fiducia: il fatto di essere un imprenditore "che sa come si gestisce un'azienda". In questa cosa c'è come un senso di giustizia divina...

domenica 6 novembre 2011

Supergiovane

In questi giorni a sinistra si fa un gran parlare del nuovo che avanza: il sempregiovane Matteo Renzi. Devo dire che il personaggio mi aveva suscitato antipatia a pelle già da quando è andato ad Arcore a fare non si sa cosa. Per questo motivo ho cercato di farmi un'onesta opinione su di lui.

In rete sono già state fatte disamine approfondite pro e contro le sue 100 idee. Una famosa blogstar ha notato che manca, fra le varie cose, un accenno al conflitto di interessi e non è l'unica assenza importante. Devo dire che anche quello che c'è spesso è deludente. Fra tutto noto due cose:

SCUOLA: non c'è quasi nulla e sembra il solito blabla gelminian-brunettiano sul riconoscimento del merito degli insegnanti. Quando dovrebbe essere chiaro che oramai il problema prioritario non è più vedere riconosciuto il proprio lavoro ma semplicemente riuscire a farlo.

"AMNISTIA CONDIZIONATA" PER I POLITICI: è davvero ridicola: perché dovrebbero confessare un furto se anche nel caso in cui li beccassero non rischierebbero in pratica nulla?

La lista sarebbe lunga ma non vale la pena scorrerla tutta. Quello che mi interessa di più è cercare di capire chi è il Renzi e dove vuole andare. La presenza nel suo gruppo di rampolli Mondadori e dell'ex mediaset-man G. Gori (che fino a ieri non sapevo neanche chi fosse...), risulta un po' inquietante: Renzi mescola capacità di comunicazione con rampantismo e populismo, grandi eventi e idee concrete come una cornice silver plated. Pare una specie di Berlusconi prima maniera, come rileva persino un fine osservatore politico del calibro di Billy Costacurta. In pratica, risulta un personaggio più che una personalità. Ancora una volta un uomo forte anziché un'idea forte. Questo è un tratto tipico della destra al quale la sinistra sta diventando sempre più succube, in mancanza di idee chiare sul cosa fare. Sarà per questo che le sue proposte, dicono, sono piaciute più di là che di qua.

Ciononostante, ci sono anche dei pregi nella sua iniziativa: ad esempio, oltre a pretendere un ricambio generazionale (anche se non è l'unico a chiederlo), c'è anche il fatto di aver voluto mettere per iscritto le 100 idee. Il che potrebbe contribuire a dare una smossa a tutto il partito su dei temi chiari e tirare fuori delle idee concrete. Mi sembra positiva anche la scelta di intavolare una discussione aperta senza mettersi a creare da bel principio correnti e sottocorrenti di potere che servono solo a ritagliare visibilità all'aspirante leader di turno.

Detto questo mi resta l'idea che curare il PD con Renzi sia come curare la stitichezza augurandosi una diarrea.


martedì 1 novembre 2011

Un pozzo senza fondo

Gli esseri umani sono meravigliosi. La nostra creatività, la nostra capacità di trovare soluzioni, di adattarsi alle sfide che ci vengono poste, suscitano in me sinceri stupore e meraviglia. La cosa, però, che veramente non finisce mai di stupirmi è la stupidità: dagli esseri umani si possono tirare fuori sempre nuove meravigliose idiozie tutte diverse. Alcune sono divertenti e dietro di loro si vede comunque l'ingegno umano all'opera. Altre, invece, mi fanno domandare come mai non ci siamo ancora estinti. L'ultima in ordine di tempo di questa seconda categoria riguarda una mia ricerca sul tempo. Volevo sapere da dove viene la suddivisione in 24h e se ci sono dei collegamenti con la misurazione degli angoli. Mi sono imbattuto in delle risposte sconfortanti tipo questa, in cui si afferma che il giorno dura 24h perché il giorno dura 24h. Va detto che gli utenti hanno dimostrato un po' di buon senso e non l'hanno votata. Il top va a però a questo quesito. Non so se è più idiota chi l'ha posto o chi a risposto.
Per me, che vedo sempre più i ragazzi fare ciecamente affidamento su internet si apre una nuova sfida: non solo lottare con la loro naturale tendenza alla stupidità ma anche combattere anche contro quella altrui (la mia compresa).


PS: per chi fosse interessato ho trovato una risposta qui

mercoledì 26 ottobre 2011

Un'Angela alla mia tavola

E' capitato che grandi campioni di calcio abbiano deciso di finire la loro carriera militando in squadre minori e, a volte, anche in serie minori con soddisfazione di tutti: la società esibisce un nome ancora famoso, il giocatore mette in campo esperienza e tecnica senza il patema di dover dimostrare qualche cosa, i giovani possono imparare dall'insegnamento diretto di un grande campione.
Perché ora che l'Italia è retrocessa dalla serie AAA non facciamo lo stesso? Perché invece di un governo tecnico che sarebbe solo una inutile accozzaglia fra moderati di governo e opposizione non chiamiamo un grande campione del passato, magari straniero, e gli affidiamo il paese? Potremmo chiamare Schroeder che è uno serio oppure, facendo un piccolo sacrificio tutti insieme, potremmo far venire Clinton. Tanto cosa avrà di importante da fare? Le figlie sono grandi, la moglie è sempre via, una volta che ha rifatto i letti e scongelato gli hamburger gli avanza un sacco di tempo. Devo dire, però, che la mia scelta è Angela Merkel:
- ha voglia di rivincita dopo le batoste elettorali nel suo paese.
- Rassicura l'elettorato cattolico
- Sarebbe bello stare a vedere come la "culona inchiavabile" affronterebbe il tema del conflitto di interessi.

giovedì 13 ottobre 2011

Doppia identità

Quest'anno insegno alle medie e per di più in una buona scuola media. Inoltre, perché non si sa mai cosa può uscire dal cilindro della Gelmini, continuo a insegnare nell'arena dei corsi professionali regionali dove, per chi non lo sapesse, si concentra il peggio del peggio, una specie di residuo insolubile nel grande distillato dell'istruzione italiana. Capita, quindi, che in una stessa mattina, nel giro di mezz'ora, passi dal venire ripreso da un dodicenne per aver detto "non dir monàde" all'avere un dialogo di questo tipo con una quindicenne con gli occhi cerulei e l'aria innocente:
Io: " ...il silicio è un semi-metallo...."
Lei: "Prof. a cosa serve il silicio?"
Io: "Serve a fare i circuiti dei computer e anche dei cellulari. Senza il silicio non avresti cellulare e non potresti stare a smanettare tutto il pomeriggio"
[qui, il mio sesto senso di prof ha suonato l'allarme]
Lei: " e chi le dice che non possa smanettare lo stesso?!"

Ho incassato palesemente simulando disappunto fra le risate generali.

sabato 8 ottobre 2011

Traduzione simultanea

Oggi leggevo l'imperdibile "Le parole sono importanti", rassegna settimanale delle esternazioni dei VIP di "D" di Repubblica (per chi volesse appassionarsi lo trova qui). Ecco quello che ho capito io.

1. "Sono un bravo ragazzo ma non troppo. Ai miei tempi ci si faceva le ossa sui giornaletti appicicosi, oggi c'è youporn... Ci vado anche io" Luca Argentero, attore
traduzione: "sono ancora un ragazzo: mi disfo di seghe esattamente come a 14 anni".

2. "Le italiane sono mammone. Sono vittime della grande bugia che è l'amore" Fabri Fibra, rapper
traduzione: "Le italiane sono stronze perché continuano a non darmela anche adesso che sono famoso".

3. "A volte la sera, in una stanza d'albergo, fisso il soffitto e penso che essere in giro da tanto mi fa paura: quanto dureremo ancora?" Chris Martin, leader dei Coldplay
traduzione: "riuscirò a infinocchiare la gente almeno fino alla fine del mutuo?"

4. "Il mio è un disco di musica lenta, in un mondo che va veloce" Peter Gabriel, musicista
traduzione: "Il mio nuovo disco fa cagare"

5. "Vorrei vincere altri 3 oscar per regalare una statuetta a ciascuno dei mie 5 figli" Robert De Niro, attore
traduzione: "Quei bastardi dei miei 5 figli stanno litigando per l'eredità ancora prima di avermi sotterrato"

6."Forse sono fatto di un materiale più duro degli altri: con me si potrebbero fabbricare chiodi" Roman Polanski, regista
traduzione: "Non sono uno stupratore, è che mi disegnano così"

7."In america ho sempre detto: guardate che in Italia sono famosa per non saper ballare" Elisabetta Canalis, showgirl
traduzione: "Sono stata chiara da subito: il fatto di saper prendere un aereo non fa di me una capace di fare qualche cosa"


Infine, una notazione dall'unità: "Funerali a sorpresa per Steve Jobs". Effettivamente è davvero sorprendente che quando uno muore poi gli facciano il funerale...

mercoledì 5 ottobre 2011

Ostentando sicumera

La cosa che non sopporto di quelli di (centro)destra è che hanno sempre ragione loro. Quando si è cominciato a parlare di globalizzazione, loro ti spiegavano che non potevi evitarlo, che il mondo va tutto da quella parte e chi si ferma è perduto. Oggi, che la crisi è globale e strozza un po' tutti, vengono a dire che bisogna uscire dall'euro, fare la secessione e già che ci siamo fortificare la palizzata del giardinetto.

Non paghi di aver pensato due cazzate in un colpo solo, continuano a pontificare anche su altri argomenti. Prima fanno i duri con i clandestini e poi si accorgono che, a fare come dicono, il nonno resterebbe senza badante.

Infine, hanno votato tutti allegri per Berlusconi perché lui sa come si governa e il Mortadella ha la faccia triste e parla di rigore. E ora, che stanno venendo a galla oltre ai reati e allo squallore umano senza limiti, anche la manifesta incapacità a governare, non c'è ne uno che ammetta onestamente di avere fatto una cagata.

Lo so che voi siete gente abituata a lavorare, a produrre, e pensate che il vicino sia sempre lì a invidiarvi e a cercare di fregarvi, ma non è sempre così. C'è anche gente che non pensa sempre e solo al suo interesse. Magari ha solo speso un po' di tempo in più a riflettere (cosa che voi disprezzate perché non porta soldi), o ha letto un libro in più mentre voi eravate a spalare carbone nella locomotiva Italia. Certo, non sempre è facile fare previsioni, e nessuno è infallibile, questo è ovvio. Ma una volta, una sola, provate a fidarvi di chi vi dice che sbagliate. Provate a dubitare di voi stessi e delle vostre convinzioni anziché scrollare le spalle e pensare “Me ne frego! Tiro dritto!”. Magari, se provate a curvare un pochino, impercettibilmente nella direzione del dubbio, senza che la vecchia zia democrista che vi sta a fianco se ne accorga, eviterete di farci sbattere tutti contro il muro del ridicolo.

Provate a spingervi oltre la prospettiva del vostro cortiletto. Avrete tutto da guadagnare anche se non si tratta di denaro sonante.


giovedì 29 settembre 2011

Happy Birthday Mr. President

Per il Compleanno Del Presidente Del Consiglio Silvio Berlusconi ho pensato di regalare 3 belle patatone. Speriamo che gradisca e che magari mi dia una mano con la carriera...







mercoledì 28 settembre 2011

Diamoci un taglio

Gli uomini non dovrebbero avere i capelli più lunghi delle loro mogli. Non fraintendetemi: non voglio dire che gli uomini devono avere sempre i capelli corti e la barba appena rasata. Il punto è che non sopporto di vedere quelle coppie lui con la coda o, orrore, il codino, magari su una bella piazzetta in via di formazione e lei con i capelli ultracorti tipo apocalisse post nucleare (che poi: se c'è una apocalisse nucleare chi ha il tempo di andare dal parrucchiere?). Ad un certo punto bisognerebbe mollare il colpo, capire che l'età per certe cose è finita altrimenti si rischia di essere improbabili o, peggio, ridicoli. Allora, perché non prendere come spartiacque il matrimonio? Ti sei sposato, magari farai dei figli, hai messo la testa a posto, già che ci sei metti anche a posto la testa. Tutti vorremmo sempre essere originali, fighi e cool ma ad una certa età bisognerebbe capire che essere originali, fighi e cool non è poi così importante, o meglio, che le strade per essere originali, fighi e cool non passano più per una cavelada improponibile.

Rassegnatevi: una fluente coda ingrigita non aggiunge niente alla vostra splendida personalità.





PS: questo post si unisce idealmente alle crociate di questo uomo, che secondo me è un grande anche se non ho il piacere di conoscerlo di persona.

domenica 25 settembre 2011

Una minaccia



Postilla: amo molto queste foto con il leader com'era 20 anni fa. Fanno molto Breznev...

martedì 20 settembre 2011

Etica minima

Standard & Poor's declassano l'Italia da A+ ad A. Secondo me le ragioni di questa scelta non vanno cercate nella debolezza del governo, nelle difficoltà della manovra finanziaria e nemmeno nei guai giudiziari dell'ex premier in pectore. Quello che fa perdere credibilità al sistema Italia è la constatazione che in questo paese persino le zoccole non hanno più un'etica.

O almeno, IMHO

venerdì 16 settembre 2011

Una mattinata passata in allegra compagnia

Oggi sono stato minacciato di violenza fisica per futili motivi da uno psicopatico. Meno male che aveva solo 12 anni.
Queste sono le volte che vorrei avere fra le mani un paio di ministri (diciamo 1 e mezzo, chi vuol capire capisce) e discutere serenamente con loro il concetto di "fannullone".

lunedì 12 settembre 2011

Una partita

La vita è un gioco. Quello che ho imparato questa estate è il fatto che sarebbe bello divertirsi mentre lo si gioca perchè a fine partita non si vince niente e si perde tutti. A meno di non avere una fede incrollabile, si intende, ma in ogni caso meglio essere stati contenti di qua che poi per il di là ci pensiamo. Ora, il punto è: a che gioco stiamo giocando? Più il tempo passa e più mi pare che la vita sia un grande backgammon. Avete presente, no, quel gioco con le punte rosse e nere che i ricchi cattivi dei film giocano in barca. Il bello è che pur essendo un gioco d'azzardo, la fortuna conta fino ad un certo punto e un bravo giocatore batterà uno inesperto quasi sempre a meno di botte di culo clamorose. La bravura sta nel trarre il meglio dalle situazioni ben sapendo che un tiro di dadi sfigato può capovolgere le sorti della partita. Il problema, però, è che nel life-backgammon ogni tanto qualcuno si siede al tavolo, si intromette nel gioco e da giocatore diventi pedina. La tua vita dipende dalle scelte casuali di un'altro. E' questo aspetto a rendere la vita così imprevedibile ma anche terribilmente ansiogena? Io dico di sì.

O almeno, questa è la mia onesta opinione

venerdì 9 settembre 2011

Una signora indaffarata

La mamma dei fessi è sempre incinta. Come tutti i detti popolari, anche questo ha sicuramente una parte di verità. Se uno si mettesse a pensare veramente alle implicazioni di questa frase ne resterebbe sgomento: quello che ci attende è di essere sepolti da una valanga di idioti. A ben guardare, però, si vede che la colpa non è proprio tutta della mamma. E' anche colpa nostra, come collettività. Riporto due casi che mi sono stati raccontati da persone degne di fede che li hanno vissuti direttamente.

Caso 1: una mamma di un bambino che ha finito la terza elementare mette in dubbio la scelta della maestra che ha dato da leggere per l'estate “Peter Pan” edizione integrale. Il motivo della preoccupazione non è il sottile e complicato psicologismo di Peter, bambino che non vuole crescere. Né, tanto meno, le implicazioni vagamente pedofile che collegano James Matthew Barrie a Michael Jackson. Il punto è che i bambini potrebbero pensare di poter volare veramente.

Caso 2: una collega riceve la visita del medico ASL per avere l'OK per poter utilizzare il nuovo laboratorio di chimica per i ragazzi. Si sente dire che va bene, il laboratorio è sicuro ma bisogna togliere dagli armadietti dei ragazzi le boccette di idrossido di sodio (soda caustica per quelli che hanno fatto il classico...). La collega chiede il motivo, dato che ha già dovuto rinunciare a una buona fetta del reagentario classico in quanto potenzialmente pericoloso. La spiegazione è che i ragazzi potrebbero berlo. Stiamo parlando di ragazzi del biennio superiore (14-15 anni).

Allora, viene da pensare che siamo noi, con la nostra ossessione per la sicurezza, a trasformare i nostri figli in fessi costringendoli a vivere sempre protetti senza mai prendersi la responsabilità diretta delle loro azioni. Ognuno di noi con i nostri timori concorre a trasformare le persone che ha intorno in una massa di idioti. Ognuno di noi concorre a costruire un mondo de-responsabilizzato e iper protettivo. Un mondo dove sulle tazze di Mc Donald è scritto di fare attenzione perché il caffè bollente potrebbe scottarvi.

Come se non bastasse, non rivolgiamo queste attenzioni solo ai figli, che notoriamente sono pezz'e core, ma anche a noi stessi. Ormai è impossibile partire in vacanza senza aver prenotato in anticipo e aver guardato tutte le foto dell'hotel. Impossibile fare un viaggio senza almeno aver stampato il percorso passo passo da google maps o meglio ancora con il navigatore. Come se la Croazia fosse piena di carcasse di turisti morti di stenti in cerca di una camera tripla.

Ecco, penso che la cura per la stupidità umana dovrebbe partire dai nostri piccoli gesti quotidiani.

O almeno, questa è la mia onesta opinione.


mercoledì 7 settembre 2011

Una matricola con la faccia da vecchio

Un po' di tempo fa mi sono trovato, ampiamente oltre la trentina, a seguire dei corsi all'università. Un giorno studiavo nel baretto durante la pausa pranzo. Mi sentivo di nuovo uno studente a tutti gli effetti. Ad un certo punto, guardandomi intorno, ho avuto un senso di straniamento. Poi ho capito: anche se ero al primo anno (di specializzazione) non ero uno di loro. Ero invece uno strano personaggio: non un prof., non un tecnico, chiaramente uno studente, ma con i capelli (un po') brizzolati. Spaesato come una matricola, ma con la faccia da vecchio.

Questa sensazione di spaesamento l'ho vissuta in seguito anche altre volte. Per esempio ogni volta che arrivo in una nuova scuola: mi trattano come il giovane, destinato a ravvivare l'ambiente con la sua effervescente vitalità giovanilistica. Però, quando faccio notare quanti anni ho le cose cambiano e si accorgono che, effettivamente, non sono poi così giovane e si ricordano che loro, alla mia età, erano in ben altra situazione, almeno per quanto riguarda il lavoro.

Penso che questo sia il problema della mia generazione: il fatto di essere sempre considerati “giovani”, con tutta la vita davanti e quindi sostanzialmente senza nulla di importante da fare. Urge fare qualche cosa di importante per invertire la tendenza.

O almeno, questa è la mia onesta opinione.