lunedì 26 dicembre 2011

Un film

Ieri sono andato a vedere Sherlock Holmes 2 al cinema. Devo dire che il primo non era un granché ma questo è infinitamente peggio. Vediamo prima i pochi pregi.
C'è il tentativo di rendere il personaggio più attuale (anche se si continua a confondere attualità con cazzoneria ma questo è un male della nostra epoca che confonde Corona con una star)e soprattutto più aderente ai racconti di Conan Doyle: Sherlock Holmes non è un dandy mollaccione, o meglio non solo questo: è anche un morfinomane depressoide capace di sparire per giorni e di ritornare malconcio dalle sue avventure nei bassi fondi. Il film cerca di rendere questi aspetti, anche se spinge troppo su quelle che sarebbero caratteristiche secondarie del personaggio. Infine, c'è una certa simpatia per gli attori che interpretano i personaggi con autoironia.
Sull'altro piatto della bilancia, invece, vanno messi:
- dialoghi fra Holmes e Watson che vorrebbero essere brillanti e spiritosi ma che sembrano piuttosto i battibecchi fra due vecchie zie zitelle inacidite.
- Decine di scazzottate, al rallenti, esplosioni, al rallenti, flashback, indovina un po'? Al rallenti. Alla fine il film dura 2 ore e 10' di cui metà al rallenti che viene spacciato per azione. Qualcuno dovrebbe spiegare a Guy Ritchie che "azione" non è ripetere ogni scena due volte e che il rallenti effetto matrix alla terza volta stufa come la panna sulla torta.
- Ancora, non è che io sia fissato con la verosimiglianza di un film e sono disposto a sospendere la credulità e finanche accettare errori e svarioni (anzi, spesso neanche me ne accorgo) ma c'è un limite a tutto. Solo un paio di esempi: nella fabbrica di armi dei cattivi si costruiscono armi che sembrano venute fuori dalla II guerra mondiale. Sempre nella stessa fabbrica, si apre una porta e si trovano i piani di guerra e un bel plastico per invadere la Francia. Dico, non nel quartier generale dell'esercito tedesco ma in una fabbrica di armi. Come se all'eni tenessero i piani per bombardare la Libia. Insomma, nel film serpeggia costantemente un senso di modernità travestita di antico che fa risultare il film falso. Se ad un certo punto Watson tirasse fuori un ipad di legno non ci si stupirebbe più che tanto. Velo pietoso (1) sulla caratterizzazione degli zingari (che almeno non vengono chiamati rom) così pittoreschi, anarchici (non come voi inglesi sempre attaccati alle gonne della regina) e liberi. Velo pietoso (2) sulle circostanze che dovrebbero convincere lo spettatore della morte di Holmes.

Complessivamente un film in cui tutto è stra-risaputo, stra-visto in mille altri film da 007 alla "Strana Coppia" e in cui chi abbia visto un minimo di film decenti non trova nulla di interessante se non uno specchio della superficialità imperante.
Se proprio volete trovate qualche scena qui

Meno male che il prossimo anno esce "Lo Hobbit"

Nessun commento:

Posta un commento